Febbraio 15

Timido o introverso? Ecco come capirlo (e cosa fare)

Sono timido oppure ho un carattere introverso?

In tanti cercano la risposta a questa domanda apparentemente semplice. Molte persone pensano che essere timido e introverso siano la stessa cosa ed usano le due parole come se fossero identiche.

In realtà c'è un'enorme differenza tra timidezza e introversione.

Spesso e volentieri sentiamo parlare di carattere introverso o di persona introversa per indicare una persona chiusa, ma molto più frequentemente si utilizza la parola introverso per descrivere una persona timida.

Chi ha un carattere introverso si sente quasi etichettato dalla società e automaticamente si autodefinisce anche timido, si sente “affetto” da due problemi, anche dove problema non c'è.

In questo articolo, ti mostrerò la differenza tra introverso e timido, ma anche quella tra persona introversa ed estroversa, ti insegnerò a capire a quale delle due ti stai adattando.

Partiamo dalle caratteristiche dell'introverso.

Introverso e timido: ecco la differenza

Partiamo dall'introversione. Per prima cosa devi capire cos'è l'introversione.

Ti farò prima di tutto una domanda: che cosa significa essere una persona introversa?

Se non conosci la risposta non puoi etichettarti come introverso e pensare addirittura di avere un problema.

Ecco molto semplicemente chi è introverso ama essere "solo" più della persona "media". Questo non vuol dire avere un carattere chiuso, schivo e riservato ma semplicemente stare bene con se stessi, senza bisogno di alter persone intorno.

Le persone introverse hanno infatti una preferenza: possono godere di attività solitarie come giocare ai videogiochi o leggere libri. Possono anche non gradire le attività di gruppo come andare al bar o socializzare. Di solito gli introversi hanno meno amici ma più stretti degli estroversi, che tendono invece ad avere molti più conoscenti

In breve, essere introverso si riduce a una preferenza personale: si preferisce spendere la maggior parte del proprio tempo libero da soli. Si tratta di scegliere di fare ciò che personalmente ti piace.

È lo stesso che scegliere di mangiare un certo cibo piuttosto che un altro. L'introversione rivela tutto su di te.

E le persone timide?

Magari ti sembra che anche le persone timide siano solitarie... sei timido e ti riconosci nella descrizione dell'introverso, e perciò stai pensando che sei proprio tu, un timido introverso!

Ma non è proprio così, la differenza introverso e timido non sta solo nell'atteggiamento, ora ti spiego perché.

La timidezza è completamente diversa dall'introversione.

La timidezza non è una preferenza, ma una paura.

Quando sei timido, sei costantemente preoccupato e spaventato da ciò che le altre persone pensano di te. Ti importa molto di relazionarti con gli altri ma la tua paura delle opinioni degli altri ti rende controllato, inibito e timido, specialmente nei confronti degli estranei.

Sei spesso ossessionato dagli errori che hai commesso e perciò ti ritrovi molto spesso a rimuginare sul passato.

La timidezza è fondamentalmente una parola molto simile a paura. A differenza degli introversi, che "preferiscono tenere per se stessi", le persone timide "devono tenere per sé" semplicemente perché evitano l'ansia, il disagio e la paura.

Cosa significa? Significa che chi è timido o soffre di ansia sociale tiene per sé le parole, i pensieri, non condivide per paura di non essere accettato, di quello che gli altri potrebbero pensare, piuttosto tace.

La persona introversa invece ama semplicemente passare del tempo con se stessa, preferisce la compagnia di se stesso a quella degli altri, non ha paura di condividere con le altre persone ma sceglie di non farlo perché ama stare sola.

La timidezza non riguarda te e le tue preferenze, ma riguardo ALTRE PERSONE. Preoccuparsi di come le altre persone ti percepiscono e se disapprovano te.

In quale delle due definizioni ti sei riconosciuto? Introverso o timido?

Se ancora non sei sicuro della risposta continua a seguirmi, ti voglio aiutare a capire se davvero sei timido o se invece sei una persona introversa.

Carattere introverso o timido? Ecco cosa fare per capirlo

Quindi qual è la differenza tra timidezza e introversione? Ricapitoliamo.

La timidezza è la paura delle opinioni e delle reazioni negative degli altri, mentre l'introversione è una preferenza personale di trascorrere del tempo da soli e non ha nulla a che fare con la paura.

Come capire se sei timido o introverso? Fai attenzione a come ti senti dentro quando sei vicino alle persone. Immagina di dover fare un discorso di fronte a un gruppo di persone e pensare a come ti sentiresti dentro.

Se ti senti ansioso, teso, spaventato o nervoso e hai paura della situazione o di incappare in silenzi imbarazzanti, allora hai timidezza.

Altri sintomi di timidezza includono non sapere cosa dire, essere troppo silenziosi o avere reazioni fisiche come sudare, tremare o arrossire.

Chi è timido può passare molto tempo da solo, non perché preferisca, ma perché vuole evitare la paura e altri sentimenti spiacevoli che si provano quando ci si sente sotto la pressione di altre persone, si temono i loro sguardi, le loro opinioni e giudizi, si prova una sensazione di forte disagio a tal punto da voler scappare.

D'altra parte, se puoi fare presentazioni ai gruppi comodamente e parlare con altre persone con facilità, ma passi ancora molto del tuo tempo da solo, allora sei probabilmente introverso.

Se non senti la paura o l'ansia quando sei in compagnia delle persone, ma scegli comunque di essere da solo, allora probabilmente significa che hai una preferenza per essere solitario.

La timidezza è un problema, l'introversione no

Chi è timido ha un problema, chi è introverso no. 

Chi è introverso si accetta e si ama per come è. Chi è timido non riesce ad accettarsi.

A mio parere, non c'è niente di sbagliato in qualcuno che ama passare il tempo da solo. Ognuno è diverso e ha gusti personali diversi nei tipi di attività che gradisce.

Ad alcune persone non piace essere socievole e questo va bene. Essere introverso non vuol dire necessariamente non poter trascorrere una vita serena, non riuscire a passare del tempo con gli altri o avere una vita limitante.

Tuttavia, non posso dire lo stesso per la timidezza.

La timidezza, che è fondamentalmente la paura del giudizio negativo di altre persone, è un problema che dovrebbe essere affrontato a testa alta evitando le strategie sbagliate. È un problema perché non è volontario: le persone non possono scegliere se essere ansiose e nervose attorno agli altri.

La linea di fondo è: la timidezza rende la vita peggiore, non migliore.

Le persone timide di solito amano avere più amici e avere una vita sociale migliore, ma la loro paura impedisce loro di fare ciò che vogliono. Eliminare questa paura è un obiettivo utile che migliorerà la qualità della vita.

Se convivi con la timidezza e vuoi scoprire un modo per superarla, nel prossimo articolo ti aiuterò a capire come passare da  persona timida e insicura ad essere una persona socialmente sicura.

Se sei un introverso, sentiti libero di navigare sul sito web, molti articoli si adattano alla tua situazione, soprattutto se vuoi iniziare a relazionarti di più con gli altri.

Alla prossima!


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  • Sono contento che tu abbia aggiunto questo articolo che prima non c’era o no avevo visto. Troppo spesso le due cose vengono confuse.
    L’unica nota che posso indicarti è che per gli introversi non è vero che sanno sempre cosa dire, mentre i timidi no. A me verrebbe da dire l’esatto contrario.
    Il timido sa cosa dire ma la paura lo blocca, come una persona che davanti alla ragazza che gli piace non sa cosa dire ma se con il tempo riesce a rompere il ghiaccio, va avanti senza problemi.
    Un introverso, invece, discute senza problemi con una persona di discorsi impegnati, ma con la stessa persona stenta ad avere una conversazione basata solo sullo ‘small talk’ (Come va? Com’è andata oggi? Cosa hai fatto nel weekend? Eh, che brutto tempo in questi giorni…) che rappresenta la maggior parte dei discorsi delle persone.
    In aggiunta, anche se una persona può accettare il suo essere introverso, non è detto che gli altri lo facciano. Domande come le seguenti si sprecano (ma come sei silenziosa! Ma che bambina silenziosa! Ma ce l’hai la lingua??? Ma sei qui o altrove?..

    • La differenza sostanziale è quella tra timidi e non timidi: se hai “paura” degli altri e del confronto con loro sei timido, altrimenti no.

      Gli introversi, spesso, hanno una componente di timidezza ma, questa, non ha niente a che fare con il loro modo di essere: chi è introverso (e non timido) vuole stare da solo e non ha problemi a parlare agli altri (di solito non lo fa semplicemente perché non è interessato)

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